lunedì 6 settembre 2010

L'Obbligatoria Presentazione Autocelebrativa

particolare della copertina
Grant Morrison: All Star

Grant Morrison: All Star è il primo libro al mondo a tentare l’impresa di inquadrare criticamente la carriera ed i lavori dello sceneggiatore scozzese Grant Morrison, uno dei più importanti innovatori del medium fumettistico di tutti i tempi. Il libro si propone di colmare quel vuoto contenutistico che appare evidente per quanto riguarda la critica fumettistica, non solo a livello italiano. Infatti, nonostante l’importanza riconosciuta dell’opera di Morrison, uno degli uomini di punta del fumetto anglosassone e probabilmente lo sceneggiatore più quotato del mondo al momento, risultano insufficienti i pochi testi (tutti originariamente in lingua inglese) dedicati all’analisi dell’opera dello scrittore, uno degli animatori contro-culturali più apprezzati dell’ultimo ventennio.
Definito da autorevoli fonti di cultura “alternativa”, come il guru Richard Metzger (Disinformation), “il William Burroughs di questa generazione”, Grant Morrison, nel corso di una carriera ormai ultratrentennale, è stato in grado di spaziare con successo fra il fumetto cosiddetto “d’autore” e quello più “commerciale”. Il lavoro dello sceneggiatore, a proprio agio sia sui personaggi più iconici dei comics (come Superman, Batman, i Fantastici Quattro e gli X-Men) che su creazioni personali come The Invisibles e The Filth, si è sempre caratterizzato per incisività e intelligenza, esplorando in maniera originale e profonda il rapporto fra creatore e creatura nell’ambito dell’atto di raccontare storie.
Pluripremiato autore e figura imprescindibile del cosiddetto “Rinascimento Americano” dei fumetti, Morrison ha lasciato un segno indelebile nella storia del medium: i suoi cicli di Animal Man e Doom Patrol sono stati fra le colonne di quella che poi è diventata la Vertigo, fucina di capolavori, Arkham Asylum, recentemente ristampata in versione speciale, è l’original graphic novel più venduta di tutti i tempi (oltre 500.000 copie), The Invisibles ha fornito più di uno spunto alla saga cinematografica di The Matrix e lo sceneggiatore, al momento, è il principale architetto della rinascita del personaggio di Batman. Già nel 2001, primo fumettista di sempre, Morrison fu incluso nella lista delle “top 100 creative people in America” di Entertainment Weekly.

Scritto da Giovanni Agozzino, Nicola Peruzzi ed Antonio Solinas, tre dei massimi esperti dell’opera morrisoniana in Italia, il libro presenta un’approfondita analisi della poetica morrisonana, caratterizzata da un solido apparato critico e dall’approccio improntato a uno stile di scrittura lineare e comprensibile, e si propone come uno strumento di comprensione dell’universo morrisoniano e di guida ai processi creativi dell’autore, utile sia per il neofita che per l’appassionato.
Impreziosito da una copertina di Francesco Biagini (Dingo, Dead Run per Boom! Studios, Terra Inferno per Soleil), il saggio copre in maniera rigorosa e intelligente il corpus delle opere morrisoniane, dagli inizi fino agli ultimi capolavori, raggruppandole in gruppi concettuali, e fornisce chiavi interpretative chiare e puntuali della poetica morrisoniana.
Particolare importanza è data alle opere “giovanili” dell’autore (alcune delle quali inedite in Italia), che definiscono già dall’inizio l’immaginario di Morrison, e all’epopea degli Invisibles, punto centrale della filosofia artistica dello sceneggiatore di Glasgow, ma non manca un’analisi approfondita dell’opera sui supereroi più conosciuti, come naturale evoluzione della visione narrativa dell’autore. Allo stesso tempo, il libro inquadra in maniera appropriata l’opera dello scrittore nel proprio tempo e ne sviscera la posizione nello zeitgeist, svelando influenze e citazioni in modo mai fine a sé stesso, ma sempre al servizio della comprensione di chi legge.
Gli autori, inoltre, in maniera agile, offrono al lettore la possibilità di approfondire curiosità e trivia meno conosciuti appartenenti al mondo dello scrittore tramite l’uso di specchietti che riportano gustosi aneddoti della vita dello sceneggiatore (facendo luce, per esempio, su alcune celebri “liti” con altri importanti fumettisti, fra le altre cose).
Completano l’opera le interviste esclusive ad alcuni collaboratori chiave dell’autore scozzese, come Frank Quitely, Chaz Truog, Steve Yeowell, Richard Case, Chris Weston, Paul Grist, Rian Hughes, Steve Parkhouse e Frazer Irving, ma anche a importanti personaggi del “dietro le quinte”, come l’editor Steve Bunche e il traduttore italiano Nicola D’Agostino, un capitolo sul Morrison extra-fumettistico, la più esaustiva bibliografia finora prodotta ed una sezione iconografica in massima parte inedita o poco conosciuta.
A rendere imperdibile l’opera, però, sono un fumetto inedito in Italia, The House of Heart’s Desire, disegnato dall’artista scozzese Dom Regan, che rappresenta la prima apparizione della parola “Barbelith”, che tanta influenza ebbe nel capolavoro The Invisibles, e soprattutto una estesa e interessante intervista esclusiva con Morrison stesso, che spazia dai temi ricorrenti nella sua produzione a curiosità su opere mai portate a compimento.

2 commenti:

  1. bravi e bravi e bravi! :)

    Era ora... stufi siamo di saggi dedicati al Barbuto... qualcosa pure per il Mago Calvo :)

    smok!

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  2. Beh, per i saggi sul Barbuto ci sei già tu, no?

    Grazie del sostegno.

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