Phil Winslade è un bravissimo disegnatore britannico che ha collaborato spesso con la DC Comics, e che vanta fra i propri credits l'opera che ha lanciato Garth Ennis, Goddess (Vertigo).
Nel periodo in cui Grant Morrison aveva un contratto esclusivo con la Marvel, Winslade era stato scelto come disegnatore chiamato ad illustrare il seguito di Marvel Boy. Non se ne fece niente, purtroppo, per cui rimane il rimpianto delle intricate e stilose pagine che avrebbero potuto essere.
Da parte nostra, abbiamo chiesto a Phil di cimentarsi con Marvel Boy, e il risultato lo potete vedere sotto.
Se mai Mamma Marvel ci dovesse ripensare, l'affinità di Winslade con il personaggio è certa…
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domenica 12 febbraio 2012
Omaggi [9]: Phil Winslade
sabato 14 gennaio 2012
Omaggi [8]: Werther Dell'Edera
È passato troppo tempo dall’ultima volta che abbiamo presentato un omaggio. E allora riprendiamo la serie, stavolta presentandovi una interpretazione di Werther Dell’Edera. Werther è un fumettista bravissimo, che ha collaborato con tutti i maggiori editori americani (DC, Marvel, Image, IDW) e che al momento è al lavoro per la Bonelli.
Il soggetto in questione questa volta è quel (pessimo) soggetto di Klarion the Witchboy, una creazione di Jack Kirby che Morrison ha saputo gestire nella maniera migliore nella saga dei Seven Soldiers (DC Comics).
Secondo noi, Werther ha catturato alla perfezione l'essenza del personaggio. Voi che ne dite?
Disegno di Werther Dell’Edera
(clicca per ingrandire)
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Come ormai consuetudine, abbiamo girato a Werther le domande morrisoniane di rito:
Qual è stato il tuo primo contatto con Grant Morrison?
Non me lo ricordo...
Qual è la tua opera preferita di Morrison, e perché?
Gli invisibili. Se ci penso quando lessi il primo volume (nella edizione Magic, quindi il primo del secondo ciclo) ricordo come un pugno all'attaccatura tra naso e cervello, poi si è aperta una distorsione sensoriale nella quale tutto virava nella figaggine. Ne ho parlato per un mese di fila! Ora che ci penso credo che sia stato il mio primo contatto con Morrison (o quantomeno mi piace pensarlo)
Vorresti lavorare con Morrison? E se sì, su cosa?
Chi non lo vorrebbe? Il cosa è relativo.
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giovedì 20 ottobre 2011
Omaggi [7]: Chris Weston

Oggi siamo di poche parole: Chris Weston, disegnatore di The Filth, ci regala un Anders Klimakks al lavoro.
Pornomancer!
Pornomancer!
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giovedì 13 ottobre 2011
Omaggi [6]: Hannes Pasqualini

Altra settimana, altro omaggio. Oggi è il turno di Hannes Pasqualini, illustratore e fumettista italiano, disegnatore, tra le tante cose, di Giétz (Tunué, su testi di Andrea Campanella). Hannes si è cimentato con una sua personalissima versione del gatto di We3.
Qual è stato il tuo primo contatto con Grant Morrison?
Se non ricordo male era Arkham Asylum, disegnato da Dave McKean. Non ho mai avuto un particolare interesse per i supereroi. L'unico che in qualche modo abbia mai suscitato un qualche interesse in me è Batman (principalmente grazie ai film di Tim Burton). Arkham Asylum lo trovai interessante ai tempi perché fu il primo fumetto (per me) a stravolgere completamente il mondo supereroistico, rappresentandolo come un manipolo di psicotici, Batman compreso... o forse lui più di tutti.
Qual è la tua opera preferita di Morrison, e perché?
Devo ammettere di non aver letto tantissimi suoi lavori, anche perché molti rientrano in un modo o nell'altro nel genere supereroistico. Forse proprio per questo We3, tra quelle che ho letto, è la storia che più mi è piaciuta, perché oltre ad essere molto bella, con un bellissimo lavoro sulle psicologie dei vari personaggi (e voglio vedere chiunque a tirare fuori una psicologia da personaggi che hanno un vocabolario di 30 parole se è tanto) è anche una tipologia di storia che appare molto raramente nel panorama.
Vorresti lavorare con Morrison? E se sì, su cosa?
Questa è una domanda difficile. Però sicuramente su qualcosa di non categorizzabile come genere.
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Come ormai consuetudine, abbiamo girato ad Hannes le domande morrisoniane di rito:Qual è stato il tuo primo contatto con Grant Morrison?
Se non ricordo male era Arkham Asylum, disegnato da Dave McKean. Non ho mai avuto un particolare interesse per i supereroi. L'unico che in qualche modo abbia mai suscitato un qualche interesse in me è Batman (principalmente grazie ai film di Tim Burton). Arkham Asylum lo trovai interessante ai tempi perché fu il primo fumetto (per me) a stravolgere completamente il mondo supereroistico, rappresentandolo come un manipolo di psicotici, Batman compreso... o forse lui più di tutti.
Qual è la tua opera preferita di Morrison, e perché?
Devo ammettere di non aver letto tantissimi suoi lavori, anche perché molti rientrano in un modo o nell'altro nel genere supereroistico. Forse proprio per questo We3, tra quelle che ho letto, è la storia che più mi è piaciuta, perché oltre ad essere molto bella, con un bellissimo lavoro sulle psicologie dei vari personaggi (e voglio vedere chiunque a tirare fuori una psicologia da personaggi che hanno un vocabolario di 30 parole se è tanto) è anche una tipologia di storia che appare molto raramente nel panorama.
Vorresti lavorare con Morrison? E se sì, su cosa?
Questa è una domanda difficile. Però sicuramente su qualcosa di non categorizzabile come genere.
venerdì 7 ottobre 2011
Omaggi [5]: Armando Rossi


(clicca per ingrandire)
Abbiamo approfittato della pazienza di Armando per rivolgergli qualche brevissima domanda Morrison-related.
Qual è stato il tuo primo contatto con Grant Morrison?
Primo contatto (di quelli che ti restano nel cuore): OVVIAMENTE il TP Crawling from the Wreckage.
Qual è la tua opera preferita di Morrison, e perché?
Opera preferita: cristo! domanda di riserva?! ok! Kill Your Boyfriend per motivi strettamente personali.
Vorresti lavorare con Morrison? E se sì, su cosa?
Vorrei lavorare con Morrison? Probabilmente no! Ma se sì, su qualcosa di nuovo.
Ringraziamo Armando e vi ricapitoliamo gli omaggi (che da oggi trovate anche nell'apposita galleria sulla nostra pagina Facebook):
Grant Morrison, di Émile Bravo
King Mob, di Steve Yeowell
Greg Feely, di Gary Erskine
Zenith, di Mauel Bracchi
King Mob, di Steve Yeowell
Greg Feely, di Gary Erskine
Zenith, di Mauel Bracchi
lunedì 4 luglio 2011
Omaggi [4]
Ritornano gli omaggi.
È la volta del bravissimo Manuel Bracchi, di recente visto sul CLiNT Magazine di Mark Millar (speriamo che Grant non venga a saperlo, visti i rapporti tra i due scozzesi!).
Manuel si cimenta con la "pop-agine" di Zenith, cogliendone perfettamente l'aspetto rock'n'roll a là Brit.
venerdì 10 giugno 2011
Omaggi [3]
È la volta di Gary Erskine, ottimo disegnatore diventato negli ultimi anni soprattutto inchiostratore (in particolare del morrisoniano The Filth, su matite di Chris Weston), che ci regala un Greg Feely particolarmente poliglotta.
mercoledì 18 maggio 2011
Omaggi [2]
Continua la carrellata degli omaggi a Morrison. Questa volta è il turno di Steve Yeowell, collaboratore a più riprese dello sceneggiatore scozzese. Yeowell ha prestato le proprie matite d'atmosfera ad alcune fra le più seminali opere di Morrison, fra cui vale la pena citare quantomeno Zenith, Invisibles e Sebastian O. Per il nostro blog, ha disegnato King Mob, di cui Yeowell è stato creatore grafico.
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mercoledì 11 maggio 2011
Omaggi [1]
Iniziamo con questo post la nostra personale galleria di omaggi a Grant Morrison.
È stata una scelta ben precisa quella di non pubblicare all'interno di Grant Morrison: All Star i contributi artistici di altri autori che si vedono (fin troppo) spesso in pubblicazioni del genere: non ci sembrava, semplicemente, che si adattasse allo spirito del testo. Troviamo invece particolarmente adatta al blog la creazione una galleria di omaggi e contributi originali – dai disegnatori più affermati a quelli ancora esordienti – che in qualche modo sono stati influenzati o "toccati" dall'opera e dai personaggi di Grant Morrison.
Iniziamo quindi con il contributo di Émile Bravo, presente lo scorso 4 marzo al cinema Lumière di Bologna dove, nel corso del festival Bilbolbul, si è tenuta la proiezione di Grant Morrison: Talking with Gods, il documentario di Patrick Meaney di cui vi abbiamo già parlato qui.
Il documentario deve aver colpito l'autore francese al punto tale che ci ha dedicato il suo personale crossover tra Morrison e Riccioli d'Oro e i sette orsi nani, ultima fatica di Bravo pubblicata in Italia da Bao Publishing.
È stata una scelta ben precisa quella di non pubblicare all'interno di Grant Morrison: All Star i contributi artistici di altri autori che si vedono (fin troppo) spesso in pubblicazioni del genere: non ci sembrava, semplicemente, che si adattasse allo spirito del testo. Troviamo invece particolarmente adatta al blog la creazione una galleria di omaggi e contributi originali – dai disegnatori più affermati a quelli ancora esordienti – che in qualche modo sono stati influenzati o "toccati" dall'opera e dai personaggi di Grant Morrison.
Iniziamo quindi con il contributo di Émile Bravo, presente lo scorso 4 marzo al cinema Lumière di Bologna dove, nel corso del festival Bilbolbul, si è tenuta la proiezione di Grant Morrison: Talking with Gods, il documentario di Patrick Meaney di cui vi abbiamo già parlato qui.
Il documentario deve aver colpito l'autore francese al punto tale che ci ha dedicato il suo personale crossover tra Morrison e Riccioli d'Oro e i sette orsi nani, ultima fatica di Bravo pubblicata in Italia da Bao Publishing.
Émile Bravo, classe 1964, è autore parigino di origini spagnole. Attivo nel fumetto per bambini e influenzato dalla linea chiara di Hergé, entra nel mondo delle BD con Le avventure di Spirou e Fantasio di Bravo: diario di un ingenuo. Nel 2008 vince il premio Essentiel del Festival di Angoulême per Mia Mamma su testi di Jean Regnaud. In Italia è pubblicato da Bao Publishing.
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