lunedì 2 maggio 2011

[INTERVISTE] Gary Erskine su The Filth

Nell'ottica del "nuovo" corso di questo blog, iniziato da qualche tempo (ve ne siete accorti, vero?), continuiamo con la presentazione di pezzi originali. In questo senso, troveranno posto sul blog anche pezzi extra che, a buon titolo, avrebbero potuto fare parte del libro. Iniziamo con una intervista a Gary Erskine, inchiostratore di The Filth, che per motivi di tempo non abbiamo potuto includere in Grant Morrison: All Star.


Come sei stato coinvolto nel progetto The Filth? Hai avuto problemi a inchiostrare tutta quella roba strana?

Chris Weston mi ha chiamato per la prima volta per aiutarlo agli inchiostri di War Story: Johann’s Tiger, dal momento che era impegnato con le sceneggiature di Ministry of Space. La nostra combinazione funzionò a dovere, e fu allora che Chris mi accennò al fatto che Grant Morrison aveva scritto per lui una nuova serie Vertigo intitolata The Filth. Grant, all’inizio, era scettico all’idea che io potessi essere parte del progetto, perché comprensibilmente sperava che quel fumetto fosse nel suo insieme frutto della visione di Chris. Credo che Chris abbia convinto Grant a farmi diventare parte del progetto, e Karen Berger decise che sarebbe stato meglio così sia per il fumetto che per la sua periodicità.
Le prime poche pagine a matita mi furono inviate da Chris intorno alla fine del 2001 e, se devo essere sincero, sembravano già inchiostrate. Chris ha una matita incredibilmente precisa, e si impegna moltissimo fin nei più piccoli dettagli. Questa cosa mi ha spinto a cercare di fare un lavoro ancora migliore del solito a livello di inchiostrazione. Ricordo di aver usato una penna a punta 0,05 mm con tinta per cercare di rendere al meglio i dettagli.
Abbiamo continuato a lavorare su The Filth per qualche mese e, nonostante non abbia mai avuto notizie dirette da Grant in quel periodo, Chris mi assicurava che il mio lavoro stava piacendo molto.
Hai poi avuto feedback da parte di Morrison durante la lavorazione?
La prima volta che ho incontrato Grant da quando avevo iniziato a lavorare a The Filth è stato in maggio, alla Bristol Comic Expo. Quell’anno The Filth era candidato a diversi premi, ed erano venuti anche Karen Berger, Richard Bruning e Bob Wayne a presenziare all’evento. Ero piuttosto nervoso all’idea di incontrare Grant a causa della sua iniziale riluttanza riguardo la mia partecipazione al progetto. Non ero sicuro di qual era stata la sua reazione al mio lavoro. Era al bar dell’hotel dopo la cerimonia, si voltò verso di me e urlò: “Il livello di dettaglio che ci hai messo è pazzesco!”. Arrossii. “Lo adoro!”. Era evidentemente esaltato dal risultato finale delle tavole. “Tu e Matt siete saliti proprio su un altro livello in questo fumetto!”. Né io né il colorista, Matt Hollingsworth, eravamo sicuri di non aver deluso Grant o Chris da qualche parte, nell’opera. Sono stato felice (e tranquillizzato) che Grant abbia apprezzato i nostri sforzi e l’impegno profuso nel corso della serie. Lui è una figura talmente importante nel mondo del fumetto che è stato davvero rassicurante aver dato il massimo per questo progetto.

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