lunedì 30 maggio 2011

Appello ai Disegnatori

Deep Space Transmission è una fucina di informazioni riguardanti l’universo morrisoniano che è stata molto utile in fase di redazione di Grant Morrison: All Star, soprattutto per quanto riguarda la sezione dedicata ai progetti inediti dello sceneggiatore di Glasgow, Universe B.
E proprio all’Universo B si riferisce il recente appello dei curatori del sito, che avrebbero bisogno di finte cover, model sheet, pin-up e quant’altro riferibili alle opere morrisoniane che avrebbero potuto essere e non sono state. C’è di che sbizzarrirsi!
Per chi fosse interessato a farsi un po’ di pubblicità aiutando un sito meritorio, tutte le informazioni le trovate qui.


domenica 29 maggio 2011

Morrison d'Epoca

Foto d'annata per Morrison, spiegata in un post dell'ottimo Conversazioni sul Fumetto.
Era il 1986, e Morrison, che aveva tutti i capelli, amava farsi intervistare da un allora sconosciuto Mark Millar.

mercoledì 25 maggio 2011

Il Ritorno del Ciuffo…

…e della mascherina in pelle incollata sul viso. A sinistra, lo Zenith di Morrison (disegnato da Steve Yeowell e uscito nel 1989) e a destra il Capitan America di Ed Brubaker (copertina di Marko Djurdjevic), in uscita oggi negli Stati Uniti. È proprio vero che la moda è ciclica.


martedì 24 maggio 2011

A Volte Ritornano…

…come nel caso del sito personale di Grant Morrison, da qualche giorno rinfrescato e reso più agile rispetto al vecchio assetto. Ottima la gallery che presenta tante interessantissime foto (anche per l'avvenenza della moglie Kristan, c'è da dire), e finalmente aggiornata la sezione news. Dalle notizie presentate sul sito, ad esempio, veniamo a sapere che Supergods è stato qualche settimana fa Pick of the Week del prestigioso Publishers Weekly.


lunedì 23 maggio 2011

A Volte le Osservazioni Più Semplici…

…sono anche le più intelligenti (e sorprendenti). In un pezzo di qualche mese fa, Douglas Wolk, commentando le classifiche di vendita del colosso della distribuzione fumettistica americana, Diamond Comics,* nota con precisione:
“The 26 best-selling DC single issues were all written or co-written by either Geoff Johns or Grant Morrison”.
Osservazione che lascia spiazzati per due motivi: l’inconfutabile ovvietà matematica, ma anche la capacità di dominare i gusti del pubblico americano da parte del duo Johns-Morrison.
In maniera ancora più approfondita, analizzando la frase “The best-selling DC single issue that was neither a Batman comic nor a tie-in to Blackest Night/Brightest Day was Superman #700, at position #109”, si può dire che in pratica non solo Johns e Morrison dominano, ma hanno reso le franchigie su cui lavorano (Batman e Lanterna Verde) le principali attrattive fumettistiche della DC, al di là di scadenze mancate e impegni pressanti.
A margine è interessante come nel settore volumi, sembra essere fisiologicamente finito il dominio di Alan Moore (Watchmen è ora al #42, e V for Vendetta al #57), mentre Miller tiene ancora, relativamente, con The Dark Knight Returns (#36, mentre il sequel The Dark Knight Strikes Again è addirittura solo al #433).
Sempre nel settore volumi, si può notare come, molto più in piccolo, Millar riesca a monopolizzare invece i gusti dei lettori Marvel (l'hardcover di Kick-Ass, di Mark Millar e John Romita Jr., è al #2, e il secondo volume più venduto da parte della Marvel è Wolverine: Old Man Logan, di Millar e Steve McNiven, al #40). Per trovare il primo volume Marvel non sceneggiato da Millar bisogna andare al #64, con The Dark Tower: Fall of Gilead).


* Diamond è praticamente monopolista nella distribuzione in fumetteria: questo lascia fuori il circuito librario, che però non ha praticamente alcun peso per quanto riguarda i fumetti DC e Marvel (insomma le “non graphic novel”).



mercoledì 18 maggio 2011

Omaggi [2]

Continua la carrellata degli omaggi a Morrison. Questa volta è il turno di Steve Yeowell, collaboratore a più riprese dello sceneggiatore scozzese. Yeowell ha prestato le proprie matite d'atmosfera ad alcune fra le più seminali opere di Morrison, fra cui vale la pena citare quantomeno Zenith, Invisibles e Sebastian O. Per il nostro blog, ha disegnato King Mob, di cui Yeowell è stato creatore grafico.

domenica 15 maggio 2011

La (Vera) Funzione di The Filth

Interessante, approfondita e convincente (per molti versi) analisi di The Filth da parte dei Mindless Ones.
Incidentalmente, il pezzo conferma, in maniera indiretta, la mia tesi che di Invisibles si può parlare solo attraverso il vissuto di Morrison/della persona che ne scrive.
È evidente infatti, che l’analisi di The Filth proposta dal pezzo si propone un approccio “distaccato”. Leggendo, si evince che l’opera in questione, al massimo, suscita riflessioni personali da condividere con altri (“Does this seem familiar to anyone else?”, “This is the way the world works now, history has ended and there are no alternatives, so suck it up or go home. If you’ve still got one, that is.”, etc.), rispetto all’esperienza totalizzante dell’epopea Invisibile. Se The Invisibles è una splendida, seppur fallata, cavalcata personale (e solo personale) verso l’illuminazione (doppio senso voluto), the Filth, al massimo, sembrerebbe essere un modo di condividere con altri disillusi, un mondo (di merda) dal quale uscire collettivamente.
Eppure, a ben vedere, non è (solo) così. David Allison, per esempio, prescinde dal fatto (importantissimo) che anche in The Filth c’è tanto, tantissimo, dell’esperienza personale di Grant Morrison. Nell’intervista presente su Grant Morrison: All Star, lo stesso Morrison racconta di come sia stato in grado di affrontare l’abisso proprio per la ritrovata felicità del rapporto familiare con Kristan. Senza entrare in dettagli troppo tecnici, la simbologia morrisoniana, anche a livello (banalmente) magico, c’è tutta. Così come il privato - elevato a fiction metanarrativa (non è sempre il caso?) - dell’uomo Morrison, rappresentato dalla triste vita da single incapace di scappare dai confini ristretti di una società che, dopo il padre, minaccia di schiacciare anche lui. Quando Allison-Illogical Volume parla della pornografia (linkando a un pezzo che si intitola “All you need is fuck”), dimentica che tutti abbiamo bisogno di scopare, anche Morrison (e Grant/Feely è la migliore e più convincente rappresentazione, in tal senso).
E che dire dell’aspetto “pop” che ha sempre segnato il modo di raccontare dell’autore scozzese? Anche in The Filth, sebbene nascosti dal fango, dalla polvere e dalla pioggia, ci sono i colori brillanti e un po’ sfacciati del mondo “classico” morrisoniano, a partire dal rosa/viola totalmente fuori contesto di Spartacus Hughes. Si potrà anche dire che i colori sono il negativo di quelli dell’Albero della vita etc, ma nel 2002-2003, la storia era questa (non c'è pop più pop del rap). Bomberoni rosa, abbinamenti discutibili, amoralità spinta, grandeur malposta. Ricorda nulla?
Come “anti-InvisiblesThe Filth è un successo completo. Anche nello spostare il discorso dall’ambito personale a quello collettivo. Questa è la vera funzione di The Filth.

di The Filth si parla nel capitolo 9 di Grant Morrison: All Star.

venerdì 13 maggio 2011

Talking with Gods al Salone Internazionale del libro di Torino!


Domani, sabato 14 maggio, si terrà alle 16:30 presso il padiglione 1 del Salone internazionale del libro di Torino una proiezione speciale (con sottotitoli in italiano) del documentario Grant Morrison: Talking with Gods.

A introdurre il film: Lorenzo Corti (Double Shot), Michele Foschini (Bao Publishing) e Giovanni Agozzino (uno degli autori di Grant Morrison: All Star).

Ovviamente si parlerà anche del libro, che potrete trovare in vendita presso lo stand E122/F121, Padiglione 1 (Comics Centre), ovvero il quartier generale Double Shot/Bao al Salone.

Per ulteriori informazioni:
Non mancate!

Facce (da) Libro 5

Questa volta tocca al simpaticissimo Chris Weston, disegnatore di grande talento e persona disponibilissima, a posare come “modello” per il libro Grant Morrison: All Star.
Un grazie a Chris per l’ottima intervista su The Filth che arricchisce il capitolo 9, e soprattutto per aver praticamente prestato le fattezze ad Anders Klimaxx, il superpornostar più amato dei fumetti!

mercoledì 11 maggio 2011

Omaggi [1]

Iniziamo con questo post la nostra personale galleria di omaggi a Grant Morrison.
È stata una scelta ben precisa quella di non pubblicare all'interno di Grant Morrison: All Star i contributi artistici di altri autori che si vedono (fin troppo) spesso in pubblicazioni del genere: non ci sembrava, semplicemente, che si adattasse allo spirito del testo. Troviamo invece particolarmente adatta al blog la creazione una galleria di omaggi e contributi originali – dai disegnatori più affermati a quelli ancora esordienti – che in qualche modo sono stati influenzati o "toccati" dall'opera e dai personaggi di Grant Morrison.

Iniziamo quindi con il contributo di Émile Bravo, presente lo scorso 4 marzo al cinema Lumière di Bologna dove, nel corso del festival Bilbolbul, si è tenuta la proiezione di Grant Morrison: Talking with Gods, il documentario di Patrick Meaney di cui vi abbiamo già parlato qui.

Il documentario deve aver colpito l'autore francese al punto tale che ci ha dedicato il suo personale crossover tra Morrison e Riccioli d'Oro e i sette orsi nani, ultima fatica di Bravo pubblicata in Italia da Bao Publishing.


Émile Bravo, classe 1964, è autore parigino di origini spagnole. Attivo nel fumetto per bambini e influenzato dalla linea chiara di Hergé, entra nel mondo delle BD con Le avventure di Spirou e Fantasio di Bravo: diario di un ingenuo. Nel 2008 vince il premio Essentiel del Festival di Angoulême per Mia Mamma su testi di Jean Regnaud. In Italia è pubblicato da Bao Publishing.

martedì 10 maggio 2011

Dominion: il nuovo film di Grant Morrison

Dagli States rimbalza una notizia bomba: Grant Morrison è al lavoro sulla sceneggiatura cinematografica di Dominion: Dinosaurs Versus Aliens, il nuovo film del regista Barry Sonnenfield (Men in Black). La storia? Un'invasione aliena sulla terra di milioni di anni fa, che vede nella parte dei buoni dei dinosauri super-intelligenti. Il progetto, che è parte dell'accordo tra Morrison e la Liquid Comics (ex Virgin Comics), prevede anche una graphic novel sceneggiata dallo scozzese (per i disegni di Mukesh Singh, già con Morrison su 18 Days).

Di seguito, il comunicato stampa originale:

BARRY SONNENFELD TO CREATE
“DOMINION: DINOSAURS VERSUS ALIENS”
WITH LIQUID COMICS & CHEYENNE ENTERPRISES

~ Director of ‘Men in Black’ films announces new film and graphic novel franchise with superstar comic-book creator Grant Morrison ~

NEW YORK, NY- May 10, 2011 – Barry Sonnenfeld (Men In Black, Get Shorty, Addams Family, Addams Family Values and “Pushing Daisies,” for which Sonnenfeld received an Emmy for directing), announced today a publishing and producing partnership with Liquid Comics and producer, Arnold Rifkin (Hostage, 16 Blocks, Live Free or Die Hard). Under the new partnership, Sonnenfeld will simultaneously develop a graphic novel and film property called, “Dominion: Dinosaurs Versus Aliens,” with superstar comic book writer, Grant Morrison (Batman, The Invisibles, 18 Days), who will write both the graphic novel and the screenplay.

“Growing up my fascination was all things dinosaur, and as an adult, I’ve had some success making films about aliens, so this is a dream come true. I met Sharad several years ago when I wrote a forward for one of Liquid’s graphic novels and we’ve been trying to do a project together ever since,” commented Sonnenfeld.

The story for Dominion: Dinosaurs Versus Aliens is based on a secret world war battle that was never recorded in our history books. When an alien invasion attacks Earth in the age of the dinosaurs, our planet’s only saviors are the savage prehistoric beasts which are much more intelligent than humanity has ever imagined.

Sonnenfeld, Rifkin and Liquid’s CEO & Co-founder, Sharad Devarajan shall be Producers on the film, with WME packaging the project. Morrison and Liquid’s Co-founder, Gotham Chopra shall also be attached as Executive Producers.

“My collaboration with such pedigreed talents as Barry, Sharad, and Grant has proven to be a wonderful creative experience, and I look forward to being a part of bringing Barry’s vision to the screen,” added Arnold Rifkin, President of Cheyenne Enterprises.

Liquid will launch the first graphic novel story for the franchise later this year in print and digital formats for the iPad, iPhone and other mobile devices. Artwork for the graphic novel will be done by acclaimed Liquid Comics artist, Mukesh Singh (Gamekeeper, Devi, 18 Days).

“This epic story is everyone’s dream battle come to life. We are thrilled to work with Barry Sonnenfeld to bring his vision of dinosaurs versus aliens to the world and with Arnold Rifkin whose prolific experience as a producer will enable us to take this story to the screen,” added Liquid’s CEO, Sharad Devarajan. “Barry’s creativity is also enhanced by the amazing talents of Grant Morrison who remains one of graphic fiction’s modern masters.”

lunedì 9 maggio 2011

[INTERVISTE] Chris Burnham su Batman Inc.


Chris Burnham è un astro nascente nel comicdom americano: ha lavorato con Joe Casey in due progetti Image (di cui leggerete sotto, non vogliamo certo rovinarvi la sorpresa), ma è da quando è entrato nello staff di Batman & Robin 16 (per coprire il ritardo di altri autori) che è letteralmente esploso in tutta la sua eccezionale bravura, guadagnadosi un contratto esclusivo con la DC Comics e affiancando Yanick Paquette nel (ritardatario) Batman Inc.
Con orgoglio ospitiamo nel nostro blog la sua prima intervista italiana in assoluto.

Possiedi un grande talento e uno storytelling veramente solido, ma la cosa che ci ha impressionato di più è la velocità con cui sei entrato a far parte dello stardom. Prima hai fatto Officer Downe con Joe Casey, poi Batman & Robin 16, seguito da un contratto in esclusiva per la DC che ti ha portato su Batman Inc. È la realizzazione del sogno di qualunque disegnatore. Poi raccontarci cosa è successo e come hai gestito il fatto di diventare un top artist in così poco tempo?
Be', non direi che il mio primo lavoro sia stato Officer Downe... ho iniziato a venir pagato per disegnare fumetti nel 2004, per cui mi ci sono voluti circa sette anni prima di raggiungere il "successo immediato"! Sul mio sito c'è una bibliografia abbastanza completa, quello è stato un periodo pieno di trionfi e tragedie. Alcuni gran bei lavori, altri non così belli, dei vicoli ciechi e delle svolte fantastiche. In qualche modo, con Officer Downe è scattato qualcosa. Breve inciso: Officer Downe è stato il mio secondo progetto con lo scrittore Joe Casey - il primo era stato la graphic novel Nixon's Pals. Parla di un supervisore per la libertà vigilata dei supercriminali. Ed è fantastico. Comunque, Joe stava bullandosi delle pagine di Officer Downe con chiunque avesse gli occhi per vederle, incluso il suo compare Grant Morrison.
Quindi quando si sono trovati in ritardo di lavorazione con Batman & Robin 16 e stavano cercando un artista in grado di subentrare e rientrare nelle scadenze è uscito fuori il mio nome e ho avuto il lavoro! E prima che avessi ultimato metà di quelle sette pagine la DC mi ha offerto di disegnare un paio di numeri di Batman Inc. Per cui devo aver lavorato nel verso giusto!

Sei riuscito ad utilizzare almeno tre stili molto diversi su Batman Inc. 4. Questo ci ha riportato alla mente lo story arc di Batman The Black Glove, disegnato da JH Williams III, in cui l'autore mimava stili differenti in risposta alle psicologie dei personaggi, aiutando il lettore a riconoscerli immediatamente. Crediamo di aver riconosciuto uno stile ispirato al primo Quitely e a Darrow per la storia principale, a JH Williams III per le parti con Batwoman e un classico stile DC della Silver Age per la storia di Kathy Kane. È stata una tua scelta o è stato un suggerimento di Morrison?
Gran parte del cambio di stile che avete notato è dovuto al lavoro del colorista Nathan Fairbairn: se vedeste le matite, notereste un'uniformità di stile dall'inizio alla fine, a parte le buffe facce di Batman e Robin nei flashback. Abbiamo discusso di un paio di idee su come rendere i colori, dopodiché la palla è passata a lui. Che è sicuramente uno dei migliori coloristi del settore. Oltre a rendere meravigliosi i miei disegni, capisce per davvero come usare la colorazione come uno strumento per raccontare storie, dirigere gli sguardi e trasmettere emozioni. Dategli subito un Eisner!

Eri già un fan di Grant Morrison prima di lavorare su Batman Inc? Com'è lavorare con Grant?
Ero un GRANDE fan delle opere di Grant. Credo di aver letto tutti i suoi lavori americani. Di recente ho recuperato i quattro albi di Flex Mentallo per un 1 dollaro al pezzo! Non vedo l'ora di rileggerlo avendo fresca in mente la Doom Patrol, nel prossimo futuro. Potrebbe essere il fumetto di Grant Morrison più grantmorrisoniano che abbia mai letto!
La roba inglese è un po' più complicata da recuperare qui in America, però. Quel che ho letto di Zenith è fantastico... la Quality Comics ha ristampato le prime due fasi su 2000 AD Showcase, ed è una bella lettura anche con i disegni rimpiccioliti e miseramente colorati. Speriamo che le voci sull'imminente ristampa di Zenith siano vere!
Lavorare con Grant è una sfida fantastica. Le sue sceneggiature sono molto veloci e molte delle vignette richiedono più azioni su diversi piani. Visualizzare tutte queste informazioni insieme richiede un gran lavoro coreografico... nel raccontare per vignette l'artista deve costruirsi un ambiente tridimensionale in cui piazzare i personaggi che interagiscono nello stesso spazio, in modo che sia sicuro che ogni oggetto nella vignetta sia messo nella corretta relazione con gli altri anche nel senso del più puro disegno a due dimensioni. E fare questo cercando di rendere tutto il più dinamico possibile e lasciare spazio anche per i balloon di testo è una grande sfida in ogni sceneggiatura, ma le sceneggiature di Grant alzano davvero al limite il coefficente di difficoltà. Sono così veloci che raramente si trova un'inquadratura d'ambientazione... mi tocca inquadrare l'ambiente nello stesso momento in cui disegno i personaggi in quell'ambiente, che peraltro stanno facendo qualcosa di complicato e fondamentale per la storia.
E per di più, le sceneggiature di Grant sono delle bozze. Quando le ricevo metà dei dialoghi è ancora da scrivere, così è un po' come lavorare "Marvel style". Vengono lasciate fuori molte informazioni che devo aggiungere da me. E se da un lato questo significa più lavoro, dall'altro mi permette di inserire più cose mie nella storia, per una collaborazione più sincera. Dopo aver terminato le tavole, Grant riscrive da capo la sceneggiatura, in modo che si adatti ai disegni. E' capitato un paio di volte che i dialoghi definitivi non avessero nessuna attinenza con quelli della prima bozza. Ed è davvero una grande esperienza di lettura, quando ricevo le tavole per approvare il lettering... sto davvero leggendo il fumetto per la prima volta, e tutto è molto fresco.

Com'è il rapporto lavorativo con Grant? Sappiamo che tende ad avere un rapporto di scambio informazioni privilegiato con alcuni artisti, mentre con altri è tendente allo zero. Nel tuo caso hai avuto dei contatti diretti con lui?
A parte una mail in cui mi diceva che avevo fatto un ottimo lavoro su Batman & Robin 16, la mia sola interazione con lui è stata quella di ricevere le sceneggiature via mail. E' sua moglie Kristan che si occupa di gestire le mail quotidiane.

E che dici della reazione di Grant al tuo lavoro su Batman Inc.? Sai se è soddisfatto del tuo lavoro?
Mi pare di sì! Scrive sempre "è fantastico lavorare di nuovo con te" all'inizio di ogni sceneggiatura, ma la più grande testimonanzia di quanto sia soddisfatto è il fatto che sono stato invitato a disegnare un altro story arc completo questo autunno. Molto eccitante!

Hai qualche aneddoto da raccontarci su Grant? Qual è stata la cosa più difficile che hai dovuto disegnare?
Di sicuro la cosa più difficile da disegnare è stata la doppia pagina di otto vignette in Batman Inc. 6. Non voglio dire troppo per non rovinarvi la sorpresa, ma è la cosa più difficile su cui abbia lavorato da molto tempo a questa parte. È incredibilmente complicata, con un sacco di personaggi, prospettive e ambienti molto complessi, e una gag visuale incredibilmente brillante che richiede un'irragionevole attenzione a ogni dettaglio, per essere capita. Ne sono molto fiero, ma spero che Grant non mi faccia disegnare qualcosa di simile per molto tempo. Lasciami dormire, dannazione!

A parte Batman Inc., quali sono i tuoi prossimi progetti?
Quest'anno io e Joe Casey torneremo su Officer Downe, e inoltre scriverò e disegnerò una storia dal nome Danger Commander 4 per Double Feature Comics della Star Studios. Non voglio svelare molto, ma sono davvero eccitato... è come un cartone animato del sabato mattina, ma con le palle e le conseguenze del caso. Immaginate la Croce Rossa con dei jetpack, e non sarete tanto lontani.

Rough pencils per le prime due vignette di tavola 14 di Batman Inc. 4...

...e la sua versione definitva, inchiostrata (Burnham) e colorata (N. Fairbairn).

sabato 7 maggio 2011

Grant Morrison fa il modello per Illuminate Parkinsons

Rilanciamo volentieri una notizia apparsa qualche giorno fa su bleedingcool.com, il sito di gossip crossmedial-fumettistico gestito dal gran padrino dell'hush-hush del comicdom angloamericano Rich Johnston: Allan Amato è un fotografo che ha un'amica, Becky, a cui è stato diagnosticato il morbo di Parkinson (qui un divertentissimo video in cui i due -più o meno- spiegano l'affare). Allan ha deciso di aiutare Becky organizzando una mostra itinerante di fotografie (ed un libro) raffiguranti persone affette dal morbo e celebrità del mondo dello spettacolo e della scrittura. Gente come Terry Gilliam, Kevin Smith, Neil Gaiman e... Grant Morrison, in uno splendido completo a righe.

Mancano pochi dollari al coronamento del progetto di Allan: è possibile donare qualcosa tramite Kickstarter.com: l'offerta è libera, ma a seconda della quota si potranno acquisire contenuti speciali, stampe esclusive autografate (anche da Morrison) e perfino un tirocinio con Allan Amato in persona.

venerdì 6 maggio 2011

Gli amici del bridge

Si è detto spesso (e a ragion veduta) che a Morrison piace mettere sé stesso nei propri fumetti, da Animal Man in poi. A volte, le comparsate, comunque, sono indipendenti dalla volontà dello sceneggiatore. È il caso, per esempio, di All Star Superman 10 (pagina 14), dove Morrison appare insieme ad altri amici e colleghi “glaswegian”, probabilmente solo ed unicamente per volontà di Frank Quitely.
Chi conosce Glasgow avrà già notato, per esempio, quanto della città scozzese ci sia in Flex Mentallo, tributo al posto natio sia da parte dello sceneggiatore che del disegnatore. Nel caso della vignetta in questione, invece, (nel riquadro, ingranditi e numerati) vediamo assistere al riposizionamento del Forth Railway Bridge, che unisce Fife con Edimburgo (il Forth Railway Bridge è descritto nella Collins Encyclopaedia of Scotland come “un monumento scozzese immediatamente riconoscibile a livello internazionale”)*:
1 (presumibilmente) Quitely stesso, 2 una sconosciuta (la moglie di Quitely?), 3 (con bambino) Dom Regan all'epoca in cui portava la cresta, 4 Morrison in parka e 5 Jamie Grant, il colorista di All Star Superman (originario proprio di Fife).
Un grazie a Dom Regan per l'imbeccata.


*Keay, John; Keay, Julie (2000). Collins Encyclopaedia of Scotland. London: HarperCollins. p. 409. ISBN 0002550822

EDIT: alla fine non era proprio come avevamo scritto. Grazie a più attente investigazioni, possiamo dire che solo i numeri 3 e 5 erano esatti. Gli altri sono tutti parte dello studio Top Floor (inseriti in All Star Superman, pare, su suggerimento di Paul McCann). Ecco le identità segrete, questa volta esatte:

1) Mal Young con il figlio Angus;
2) David Boyd;
3) Dom Regan con il figlio Vincent;
4) Rob Miller;
5) Jamie Grant.

Bonus: sotto la vignetta espansa ci sono David Peter Kerr e Paul McCann. Ci scusiamo per gli errori.


mercoledì 4 maggio 2011

Facce (da) Libro 4

 Questa volta, per la serie Facce (da) Libro, tocca a Dom Regan, disegnatore di La Casa dei Desideri del Cuore per Grant Morrison: All Star e al momento (soprattutto) colorista straordinario (Superboy per la DC Comics). Giusto per mantenere il tema morrisoniano, Dom non si accontenta di leggere il nostro libro, ma si permette con nonchalance di fare apparire sullo sfondo una pagina di JLA: Terra 2 (disegni di Quitely)…

lunedì 2 maggio 2011

[INTERVISTE] Gary Erskine su The Filth

Nell'ottica del "nuovo" corso di questo blog, iniziato da qualche tempo (ve ne siete accorti, vero?), continuiamo con la presentazione di pezzi originali. In questo senso, troveranno posto sul blog anche pezzi extra che, a buon titolo, avrebbero potuto fare parte del libro. Iniziamo con una intervista a Gary Erskine, inchiostratore di The Filth, che per motivi di tempo non abbiamo potuto includere in Grant Morrison: All Star.


Come sei stato coinvolto nel progetto The Filth? Hai avuto problemi a inchiostrare tutta quella roba strana?

Chris Weston mi ha chiamato per la prima volta per aiutarlo agli inchiostri di War Story: Johann’s Tiger, dal momento che era impegnato con le sceneggiature di Ministry of Space. La nostra combinazione funzionò a dovere, e fu allora che Chris mi accennò al fatto che Grant Morrison aveva scritto per lui una nuova serie Vertigo intitolata The Filth. Grant, all’inizio, era scettico all’idea che io potessi essere parte del progetto, perché comprensibilmente sperava che quel fumetto fosse nel suo insieme frutto della visione di Chris. Credo che Chris abbia convinto Grant a farmi diventare parte del progetto, e Karen Berger decise che sarebbe stato meglio così sia per il fumetto che per la sua periodicità.
Le prime poche pagine a matita mi furono inviate da Chris intorno alla fine del 2001 e, se devo essere sincero, sembravano già inchiostrate. Chris ha una matita incredibilmente precisa, e si impegna moltissimo fin nei più piccoli dettagli. Questa cosa mi ha spinto a cercare di fare un lavoro ancora migliore del solito a livello di inchiostrazione. Ricordo di aver usato una penna a punta 0,05 mm con tinta per cercare di rendere al meglio i dettagli.
Abbiamo continuato a lavorare su The Filth per qualche mese e, nonostante non abbia mai avuto notizie dirette da Grant in quel periodo, Chris mi assicurava che il mio lavoro stava piacendo molto.
Hai poi avuto feedback da parte di Morrison durante la lavorazione?
La prima volta che ho incontrato Grant da quando avevo iniziato a lavorare a The Filth è stato in maggio, alla Bristol Comic Expo. Quell’anno The Filth era candidato a diversi premi, ed erano venuti anche Karen Berger, Richard Bruning e Bob Wayne a presenziare all’evento. Ero piuttosto nervoso all’idea di incontrare Grant a causa della sua iniziale riluttanza riguardo la mia partecipazione al progetto. Non ero sicuro di qual era stata la sua reazione al mio lavoro. Era al bar dell’hotel dopo la cerimonia, si voltò verso di me e urlò: “Il livello di dettaglio che ci hai messo è pazzesco!”. Arrossii. “Lo adoro!”. Era evidentemente esaltato dal risultato finale delle tavole. “Tu e Matt siete saliti proprio su un altro livello in questo fumetto!”. Né io né il colorista, Matt Hollingsworth, eravamo sicuri di non aver deluso Grant o Chris da qualche parte, nell’opera. Sono stato felice (e tranquillizzato) che Grant abbia apprezzato i nostri sforzi e l’impegno profuso nel corso della serie. Lui è una figura talmente importante nel mondo del fumetto che è stato davvero rassicurante aver dato il massimo per questo progetto.